Bulimia nervosa: cos’è, cause psicologiche, conseguenze e terapia

La bulimia nervosa è un disturbo alimentare che si origina da cause psicologiche, le conseguenze della bulimia possono essere molto gravi senza un’adeguata terapia. Una persona bulimica può essere sovrappeso, normopeso o sottopeso, manifesta eccessiva attenzione verso il cibo e una esagerata preoccupazione verso il proprio peso e la propria forma fisica. La terapia per bulimia nervosa è multidisciplinare, non è solo un trattamento dietetico nutrizionale, include anche cure a livello psicologico e psicoterapeutico per riprendere il controllo della propria vita. Vediamo allora quali sono le cause psicologiche della bulimia nervosa, cos’è, come si manifesta e infine la terapia e le conseguenze, anche gravi, di questo disturbo dell’alimentazione così insidioso.

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Cos’è la bulimia nervosa

La bulimia nervosa è un disturbo alimentare causato da motivi psicologici che portano la bulimica o il bulimico ad abbuffarsi in poco tempo per poi rigettare gli eccessi temendo per la propria forma fisica e l’aumento del proprio peso.

Chi soffre di bulimia nervosa può essere di peso normale, sottopeso o sovrappeso, diversamente da chi soffre di anoressia nervosa che è sempre sottopeso. E’ la totale mancanza di controllo della fame assieme alle cause psicologiche il fattore determinante di questo disturbo dell’alimentazione. Il desiderio di abbuffarsi è un pensiero costante e irrefrenabile che cessa solo quando ci si abbuffa fino al punto di star male.

Bulimia, deriva dal greco bous e limos e significa “fame da bue”, si parla di bulimia nervosa indicando le cause psicologiche, e non mediche, all’origine del problema. E’ bulimico o bulimica chi fa grandi abbuffate, ma non le riesce a digerire quindi, elimina di proposito gli eccessi di cibo per tentare di evitare l’aumento di peso preoccupandosi eccessivamente della propria forma fisica e del proprio peso.

La bulimia nervosa è un grave disturbo dell’alimentazione caratterizzato dall’ingestione di eccessive quantità di cibo in un discreto lasso di tempo con perdita del controllo (abbuffate) seguito da tentativi di evitare l’aumento di peso eliminando ciò che è stato ingerito (condotte di compenso) e dall’eccessiva preoccupazione per il peso e le forme del corpo. Quando parliamo di “eccessiva quantità di cibo” facciamo riferimento ad una quantità di cibo ingerita sensibilmente superiore a quella che normalmente una persona assume durante un pasto. Per “discreto lasso di tempo” si intende un periodo non superiore alle 2 ore, mentre la perdita del controllo è caratterizzata dall’incapacità di astenersi dal mangiare o dall’impossibilità a fermarsi una volta iniziato.

Ospedale Maria Luigia

Per poter effettuare una diagnosi di bulimia nevosa, le abbuffate devono verificarsi almeno una volta a settimana per tre mesi. E’ difficile ottenere una diagnosi precoce in quanto, chi presenta questo disturbo, generalmente, si vergogna della propria condotta alimentare e tenta di nasconderla a tutti i costi; per questo motivo, spesso le abbuffate avvengono in solitudine. Il peso e le forme corporee, per chi è affetto da bulimia nervosa, rappresentano i fattori principali su cui viene basata la propria autostima.

Bulimia nervosa, quali sono le cause psicologiche alla base del disturbo alimentare

La Bulimia Nervosa è un disturbo del comportamento alimentare, il rapporto con il cibo è un rapporto malato che incide negativamente su molteplici aspetti della quotidianità, dai rapporti con gli altri alla visione di sè. I fattori di rischio della bulimia nervosa, come per gli altri disturbi alimentari sono riconducibili all’ambiente vissuto dal paziente e anche a questioni personali irrisolte.

L’obesità o la dieta di uno membri del nucleo famigliare; le critiche di amici e parenti sulla propria costituzione o sulla propria dieta; il ricordo della propria obesità infantile; frequentare ambienti che enfatizzano la magrezza (danza, moda, sport); ed eventi traumatici: sono tutte possibili cause della bulimia nervosa. Sono i fattori di rischio, ossia i motivi che, se presenti, aumentano le probabilità di un soggetto di sviluppare un disturbo alimentare.

In particolare, le cause psicologiche che aumentano il rischio di sviluppare una bulimia nervosa sono:

  • avere una bassa autostima;
  • non avere fiducia in sè stessi;
  • avere una scarsa consapevolezza delle proprie emozioni;
  • essere esageratamente perfezionisti;
  • essere estremi sulle cose: “o è bianco, o è nero”;
  • non essere in grado di concepire mezze misure, dimostrandosi impulsivi, ossessivi;
  • tendere a dare troppa importanza al peso, alla forma del proprio corpo.

Conseguenze psicologiche, fisiche e relazionali

Principali conseguenze psicologiche della bulimia nervosa:

  • effetti negativi sull’umore come tristezza, depressione e sensi di colpa;
  • mancanza di autostima;
  • pesanti conseguenze sull’immagine di sé;
  • si riducono gli interessi, si pensa solo al cibo;
  • altera lo sviluppo sano della personalità, soprattutto nei giovani.

Principali conseguenze fisiche della bulimia nervosa:

  • l’uso del vomito autoindotto o l’utilizzo improprio di lassativi e diuretici può avere conseguenze molto gravi per l’organismo. In particolare si sviluppano gravi squilibri elettrolitici con conseguenti complicazioni renali, aritmie cardiache, quindi arresto cardiaco e può condurre anche alla morte;
  • possono presentarsi difficoltà di concentrazione;
  • si è meno propensi allo svolgimento di attività ricreative o sportive;
  • costante fluttuazione del peso corporeo;
  • vasi sanguigni rotti negli occhi;
  • ghiandole ingrossate nel collo e sotto la mascella;
  • traumi nella cavità orale, come tagli nella linea della bocca e nella gola;
  • disidratazione cronica;
  • infiammazione dell’esofago;
  • reflusso gastrico cronico dopo aver mangiato o ulcere peptiche;
  • infertilità.

Principali conseguenze relazionali della bulimia nervosa:

  • il bulimico o la bulimica evita le situazioni di socialità, soprattutto quando comportano lo stare a tavola con altre persone, come una cena di lavoro, un compleanno, un brunch;
  • si creano frequenti discussioni in famiglia;
  • problemi di coppia sotto molteplici aspetti.

Le conseguenze della bulimia nervosa sono direttamente correlate alla gravità del disturbo alimentare. Quindi più episodi bulimici si hanno in una settimana, più abbuffate si fanno, più si ricorre a lassativi, diuretici e vomito, e più le conseguenze saranno gravi. Si può morire di bulimia nervosa, se pensi di soffrirne prenota un consulto medico. Il primo passo per uscirne è interrompere i cicli viziosi della bulimia, interrompere quindi abbuffate e le condotte di compenso.

Terapia contro la Bulimia nervosa: Tipi di trattamento

Il Trattamento farmacologico prevede la somministrazione di composti efficaci nel controllo delle abbuffate e di antidepressivi, per generare un miglioramento generale dell’umore.

Il Trattamento psicoterapeutico attua una modificazione delle relazioni familiari problematiche, se è la famiglia ad essere sottoposta al trattamento, altrimenti si concentra sui disagi psicologici profondi e sottostanti il disturbo. Una maggiore consapevolezza aiuta a prendere atto delle conseguenze del proprio comportamento alimentare disturbato.

Il Trattamento cognitivo-comportamentale riabilitativo prevede un lavoro congiunto da parte di più figure specialistiche che lavorano in équipe: il dietista-nutrizionista, lo psicoterapeuta e lo psichiatra. L’obiettivo principale è di cambiare l’errata idea che il peso e la forma fisica sono gli elementi in base ai quali stimare il proprio valore, quindi si aiuta il paziente a gestire i sintomi. Il riconoscimento della fame fisiologica da quella “psicologica” (o nervosa) è un grande primo traguardo, e assieme a una migliore gestione delle proprie emozioni e al ripristino di una condotta alimentare sana (eliminando così il ciclo “abbuffate/condotte di compenso”) costituiscono la cura riabilitativa della bulimia.

La cura della bulimia, come di altri disturbi alimentari, richiede un’equipe multidisciplinare e specialistica capace di valutare i numerosi elementi da tenere in considerazione durante il trattamento.

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Le indicazioni riportate negli articoli di Dieta e Ricette hanno scopo ESCLUSIVAMENTE informativo e non intendono sostituire il parere di figure professionali come medico, nutrizionista o dietista, il cui intervento si rende necessario per la prescrizione e la composizione di terapie alimentari personalizzate.

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