Uno studio spiega perché per le donne è più difficile fare la dieta rispetto agli uomini

Per le donne è più difficile la dieta rispetto agli uomini, una realtà evidenziata da recenti ricerche. Impegnarsi in un regime alimentare controllato può sembrare un compito semplice, ma perdere peso si rivela un processo più arduo, in particolare per il pubblico femminile. Uno studio italiano ha gettato luce su questa tematica, esaminando le reazioni neurali di donne oltre i 70 anni quando sottoposte a restrizioni alimentari. Rispetto ai loro omologhi maschili, che sembrano gestire meglio le riduzioni alimentari accelerando il metabolismo e bruciando i grassi più rapidamente, le donne, specialmente quelle con problemi di peso o obesità, trovano maggiori ostacoli nel percorso di dimagrimento. Questa differenza è stata confermata scientificamente e si ricollega alle specifiche reazioni ormonali nel cervello delle donne in relazione all’assunzione di cibo; le loro connessioni neurali attivano un processo che trasforma il cibo in una fonte di gratificazione, complicando così l’aderenza a una dieta.

La dieta per le donne è più difficile rispetto agli uomini

Uno studio italiano rivela che fare la dieta è più difficile per le donne rispetto agli uomini

Per le donne è più difficile la dieta rispetto agli uomini, così rivela uno studio italiano di spicco. Questa ricerca, pubblicata dalla rivista Aging, è frutto della collaborazione tra il Policlinico San Donato, l’Università Vita-Salute San Raffaele, l’Ospedale San Raffaele di Milano e l’Università degli Studi di Milano. Lo studio sottolinea la sfida significativamente maggiore che le donne affrontano quando si tratta di dietetica, rispetto ai loro colleghi maschi.

È interessante notare che, quando una coppia intraprende un percorso dietetico insieme, le differenze diventano immediatamente evidenti. La donna, pur impegnandosi allo stesso modo dell’uomo, avrà la percezione di un dimagrimento più lento. E questa percezione, come si scopre, ha basi nella realtà.

Adottare una dieta è una sfida di per sé, ma per le donne, gestire la sensazione di fame può essere particolarmente arduo. Sebbene dietologi e nutrizionisti propongano diverse strategie per mitigare gli attacchi di fame, come consumare pasti più piccoli e frequenti, optare per spuntini a base di frutta e verdura o preferire snack leggeri, questi metodi potrebbero non garantire il successo nel lungo termine.

La spiegazione a questa disparità potrebbe risiedere nei risultati di un recente studio italiano, che ha esaminato il controllo della fame in un gruppo di donne anziane, con un’età media di 74 anni. Rispetto agli uomini, le donne obese o in sovrappeso incontrano maggiore difficoltà nel resistere alla tentazione del cibo. Ciò è attribuito a un particolare meccanismo nel cervello femminile, che incrementa la sensazione di gratificazione e ricompensa derivante dal mangiare, intensificando così il piacere.

Questa specifica connessione neurale rappresenta un legame rischioso per la salute femminile. Tuttavia, è importante sottolineare che tali conclusioni, al momento, riguardano un gruppo specifico di età e necessitano di ulteriori conferme attraverso studi su donne più giovani.

Differenze nel fare la dieta tra uomini e donne

Emergono differenze significative nella gestione del peso tra uomini e donne. Le donne in sovrappeso incontrano maggiori ostacoli nel regolare il senso di fame rispetto ai loro omologhi maschili. Ciò è attribuito a come il cervello femminile elabora la soddisfazione derivante dal cibo e alla sua funzione metabolica distintiva.

Uno studio citato dal Messaggero svela che nelle donne con un indice di massa corporea elevato, si verifica un intensificarsi del metabolismo cerebrale, precisamente nell’emisfero anteriore destro, e una connettività neurale distinta. In contrasto, nei percorsi cerebrali che governano il controllo e la decisione, la connettività risulta diminuita, mentre cresce in quelli associati al piacere di mangiare, alla gratificazione e alla ricompensa. Questa dinamica rende il controllo dell’appetito una sfida imponente, specialmente quando il cibo è percepito come una fonte di piacere e appagamento, rappresentando una tentazione incessante.

Profondendo uno sguardo più attento, si notano delle discrepanze legate al genere che si riflettono nella composizione corporea, influenzate da elementi ormonali, ambientali e dietetici, così afferma Livio Luzi, dell’Università degli Studi di Milano. Le ragioni di tali disuguaglianze necessitano ancora di approfondimenti, ma è plausibile che siano correlate anche all’incidenza degli ormoni sessuali sulla reazione cerebrale al cibo. Le conclusioni di questa ricerca suggeriscono che gli uomini riescono con maggiore efficacia a contenere l’impulso alimentare, riducendo così l’ingestione di cibo.

L’obesità differisce nelle donne e negli uomini

Per le donne è più difficile la dieta rispetto agli uomini, una constatazione che apre la porta a una comprensione più profonda delle differenze di genere nell’obesità. Queste differenze non sono solo superficiali, ma radicate nelle risposte biologiche e ormonali uniche che caratterizzano uomini e donne.

L’obesità, infatti, non si manifesta allo stesso modo in uomini e donne. Questa constatazione potrebbe indurci a pensare che, in effetti, esistiamo come entità “diversamente grasse“. Tuttavia, le cause specifiche di queste differenze richiedono ulteriori chiarimenti. Tutto sembra riconducibile agli effetti degli ormoni sessuali, che vengono attivati in modo diverso nel cervello di uomini e donne in risposta al cibo.

Ma cosa significa esattamente questa attivazione ormonale differente? Significa che la modalità con cui il nostro corpo reagisce al cibo, compresa la velocità con cui immagazziniamo il grasso e come lo metabolizziamo, è influenzata in maniera significativa dal nostro background ormonale. Questa differenziazione è particolarmente evidente nelle risposte al cibo: ciò che accade nel nostro corpo a livello ormonale quando mangiamo potrebbe essere molto diverso a seconda del nostro sesso.

Conoscere queste differenze è fondamentale, poiché ci aiuta a capire perché per le donne può essere più arduo seguire una dieta rispetto agli uomini. Non si tratta solo di forza di volontà, ma di una complessa rete di reazioni fisiologiche e ormonali. Questo sapere è essenziale per sviluppare approcci dietetici e programmi di perdita di peso che siano non solo efficaci ma anche rispettosi delle esigenze biologiche uniche di ciascun sesso.

Livio Luzzi dell’Università degli Studi di Milano ci spiega meglio:

Sappiamo già da tempo che l’obesità differisce nelle donne e negli uomini per diversi aspetti. Differenze di genere che si rispecchiano nella composizione corporea e sono dovute a fattori ormonali, ambientali e dietetici. Le diversità di genere sono da imputare anche agli effetti degli ormoni sessuali nella risposta del cervello al cibo. I dati analizzati in questo lavoro fanno pensare che l’esposizione a stimoli alimentari appetibili veda i maschi più efficaci delle femmine nel limitare l’assunzione di cibo.

Livio Luzi – Università degli Studi di Milano

La differenza rilevata dagli studiosi apre nuove prospettive per il futuro, suggerendo un’adattamento delle strategie di trattamento e prevenzione dell’obesità. Questo adattamento sarà fondamentale per fornire un supporto ottimale alle donne che desiderano intraprendere un percorso di dieta.

Questi nuovi dati indicano l’importanza di personalizzare gli approcci alla perdita di peso. Non si tratta semplicemente di suggerire un regime alimentare standardizzato, ma di comprendere come le differenze individuate possano influire sui programmi dietetici. In questo modo, si potranno elaborare piani più efficaci e su misura per le esigenze specifiche di ogni donna.

L’obiettivo è, quindi, di non limitarsi a proporre soluzioni generiche. La ricerca sottolinea l’importanza di considerare questi nuovi risultati nel contesto della lotta contro l’obesità. Offrire un sostegno mirato può fare una grande differenza nel viaggio di ogni donna verso un stile di vita più sano e consapevole.

Adattare la cura e la prevenzione dell’obesità in base a queste scoperte significa anche lavorare insieme per creare un ambiente di sostegno. Un ambiente che riconosce le sfide uniche che le donne affrontano nel percorso verso il benessere, e che offre le risorse necessarie per superarle.

L’impegno verso una comprensione più profonda delle cause e delle soluzioni per l’obesità è essenziale. Questo impegno aiuterà a garantire che le donne ricevano il supporto necessario per intraprendere con successo la loro dieta, rispettando le loro esigenze e differenze individuali.

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Le indicazioni riportate negli articoli di Dieta e Ricette hanno scopo ESCLUSIVAMENTE informativo e non intendono sostituire il parere di figure professionali come medico, nutrizionista o dietista, il cui intervento si rende necessario per la prescrizione e la composizione di terapie alimentari personalizzate.

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